Milano Fashion Man Week: Diario di bordo

Se Prada gioca a Golf, Moschino si da al Baseball e lo fa in pieno stile anni ’50.
Gucci fedele al  proprio “concept” conferma ancora una volta un "lusso up to date” mentre Dolce e Gabbana gettano "le reti" per accaparrarsi un pubblico sempre più giovane e molto 2.0.
I quattro giorni di fuoco vissuti nel capoluogo meneghino all’insegna di sfilate e party esclusivi raccontati da me, fashion blogger in erba, che di moda si ciba ma non ne fa indigestione.


Diario di bordo: Milano, zona Duomo. Ore 11.00
Alessia Luondo di Giacomo
e Angelo Napolillo.
Arriviamo a Milano stremati, assuefatti dalle interminabili ore trascorse in aereoporto tra ceck in e intoppi d’ogni sorta.
Io e Alessia Luongo Di Giacomo (giornalista e conduttrice) ci tuffiamo nella sempre glamour atmosfera milanese che pochi giorni fa ha inondato la città di eventi, sfilate e party esclusivi.
Intenzionati e determinati a raccontarvi cosa avviene durante, dietro e dopo le sfilate.
Dai commenti a caldo post-defilè alle interviste a personaggi noti del jet set e della moda.
A farci compagnia l’irriverente e geniale Giordano Riboli, fotografo e ufficio stampa di Bunkher10.com.


Il tutto in uno Speciale che potrete (molto presto) godervi comodamente in streaming sul canale youtube di theModaholic.

Sistemati i bagagli nel loft preso in affitto per due dei quattro giorni previsti dal calendario di sfilate, ci agghindiamo di tutto punto e siamo pronti all’avventura.
Da una location all’altra, da un party all’altro, sempre in viaggio, carichi di buoni propositi e pesanti attrezzature del mestiere.
Alla camera, io sottoscritto Angelo Napolillo emergente fashion blogger dell’universo mondo 2.0.
Alla conduzione la bellissima e statuaria Alessia Luongo di Giacomo, giornalista e autrice del libro “Dialogo d’amore tra un buco e una Ciambella”.
Foderata ogni volta in un diverso abito Missoni corredato da vertiginosi tacchi 14 griffati Roberto Festa. Incantevole davanti e dietro la telecamera. Semplicemente chic!


L’uomo presentato da oltre 84 griffe è forse per certi aspetti sempre "meno uomo” ma indubbiamente più irriverente, scanzonato e divertente. Prendersi poco sul serio e giocare con lo stile, la moda, la vita.
Prendersi un pò in giro e azzardare outfits eclettici dalle tinte e trame fiabesche, floreali e a tratti femminee.


C’e chi come Dsquared vuole stupire concludendo la sfilata con ballerini in tacco a spillo.
Mossa, per i più conservatori azzardata, per altri ridicola, per pochi originale e irriverente.
Gli stilisti Din & Dan pensano proprio a tutto, anche alla montagna, per soddisfare le esigenze di instancabili viaggiatori e "glamour globe trotter”.
Questo, ovviamente, per chi decidesse di trascorrere le proprie vacanze estive non proprio a Saint-Tropez.
Lunghe e colorate sciarpe di lana e guantoni bianchi, accostati a pantaloni color aragosta rigorosamente a vita bassa. Quattro generi di uomo differenti quindi.
Dal palestrato da spiaggia con tanto di telo mare, al metropolitano con felpa allacciata in vita fino al londinese tutto borchie e pelle, dal piglio glamour rock.
Vestibile, gestibile, abbinabile e quindi accessibile. Giovani freschi e cool. I gemelli Caten non deludono (quasi) mai.
Due di due come gli americani Din&Dan. Non di certo gemelli ma neppure fratelli.
I nostrani Stefano Dolce e Domenico Gabbana, separati in casa, continuano comunque a lavorare al marchio D&G che (secondo fonti attendibili) a breve chiuderà i battenti così da riversare l’estro creativo dei due stilisti esclusivamente sulla prima linea "Dolce & Gabbana”.
Tempi di crisi, tempi di potature. E se le vendite crollano anche i ricchi milanesi piangono.
L’uomo di Stefano e Domenico per la prossima stagione estiva 2012 è un uomo (ma c’era da aspettarselo) decisamente Metrosexual.
La fa da “prezzemolino" il foulard, accessorio must di queste ultime stagioni, mandato ad impreziosire gli anonimi taschini di giacche casual o dal taglio più classico.
E così il metaforico concetto del tessuto a “rete” (che sta a simboleggiare la rete del web) che la fa da padrona in passerella, viene proposto in tutte le sue varianti. 
A maglie larghe su materiali in pelle o in cotone, sugli indumenti quanto sugli accessori.
Immancabile la canotta rigorosamente bianca, simbolo di una “sicilianità” al quale D&G da tempo ci hanno abituato. 
Spicca fra tutte l’inedita tuta da aviatore. Variante al maschile della jumpsuit femminile tanto in voga in questo momento.
I colori utilizzati variano tra loro e differenziandosi danno vita ad un piacevole mix di effetto cromatico. 
Dal verde bottiglia alle tonalità algide del grigio fino ai candidi bianchi e gli eleganti neri.
Non deludono e non si smentiscono. Gli ex enfant prodige della moda italiana forse non incanteranno più come una volta ma di sicuro piacciono, ancora, compreso al sottoscritto.


Moschino omaggia con la sua collezione Elvis Presley, Las Vegas e gli anni ’50.
Un pò Grease, un pò Hawai. Irriverente, divertente, scanzonato e singolare. 
La storica maison del prêt-à-porter ha divertito gli ospiti accorsi all’evento tenutosi ai Magazzini Generali lo scorso lunedì sera. 
In passerella anche il gruppo TheBaseballs a farla da colonna sonora con ritmi a tema in stile rockabilly.
Fulcro centrale gli anni ’50 con ispirazioni al gioco di squadra del Baseball. 
Mocassini bicolore e originali T-shirt con stampe di carte da gioco francesi. 
E ancora giacche doppio petto sdrammatizzate e rese decisamente più casual, alla portata anche (ma non solo) dei più giovani.
Ritorna il pantalone bianco questa volta accompagnato a giacche di jearsy con tasche e colletto in contrasto ispirate alle iconiche divise di una volta di uno dei giochi di squadra più antichi di sempre. 
Titolo della collezione Elvis-The King of Hearts.
Questa volta indubbiamente poco Cheap ma senza ombra di dubbio molto Chic! 


Un uomo vanesio, curato e a tratti borioso quello di casa Gucci."Ho immaginato un gentlemen's club popolato da aristocratici, dandy e cantanti, nobili e rockstar. Che amano mescolare tradizione e innovazione” spiega Frida Giannini, direttore creativo del marchio.

Pantaloni skinny in pura seta e giubbotti in pelle nelle varianti del nero, viola e ghiaccio. 
Ancora pelle anche ad impreziosire gli inserti di giacche. 
Innestata nei colletti come nelle tasche. Quando il particolare fa la differenza!
E se come abbiamo visto lo sport l’ha fatta da padrona, scelta da molti stilisti come tema centrale della propria collezione, anche Gucci non si è tirato indietro proponendo un uomo a tratti “cavallerizzo” proponendo stilosi giubotti da fantino.
Per le proposte da gran soiree l’immancabile connubio black and white con tanto di papillon di seta. Tartan per le giacche tuxedo blazer a quadri micro e macro. Splendidi i pantaloni di seta abbinati a bianche camice di raso e cotone, must di lusso e ricercata eleganza. Spiccano gli accessori (rivisitati dallo storico archivio della maison) come le maxi bag da viaggio in coccodrillo e finissimi pellami o come grandi occhiali da sole a lenti chiare. Bellissimi e super trendy!


Un uomo dalle mille sfaccettature pronto ad ogni occasione. 
Casual, elegante, dandy o metrosexual. 
Ad ognuno il proprio stilista, ad ogni stilista il proprio stile... Ai compratori, infine, l’ardua sentenza. 

5 commenti:

  1. Gucci a mio avviso il migliore!

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  2. Dolce e Gabbana con quelle reti dove pensavano di andare O.o?

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  3. Complimenti bell’articolo!!!

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  4. Mi piace davvero molto il tuo modo di scrivere.

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