In un epoca in cui tutto sembrerebbe essere fast, last e slow ecco che…
La Crisi aguzza l’ingegno!
foto:A. Filiberi |
In un era in cui il vero affare (settore moda e non solo) si fa solo in tempo di saldi , ecco che da Milano arriva un ingegnosa e divertente iniziativa per non accontentarsi sempre e comunque della fast fashion made in Svezia (H&M s’intende).
Prendete un Temporary Store e riempitelo di capi d’alta moda (e non solo) a prezzi accessibili e super scontati. Aggiungeteci una posizione strategica come il numero 30 di Corso Vittorio Emanuele di Milano, tra le boutique d’alta moda di fianco allo store di LiuJo, e il gioco sembrerebbe fatto! Eppure…
La vera novità in questo caso non sta nell’apertura di negozi a tempo determinato, per pochi giorni o qualche settimana (appunto Temporary Store*) ,ma nel riuscire a vendere questi capi d’abbigliamento al kg come fossimo dal salumerie.
Qualche etto di Lingerie, un paio di kg di t-shirt puro cotone 100%, e per i più audaci e spendaccioni qualche kg di irresistibile puro cachemire che non fa mai male, se non al conto in banca.
L'iniziativa pare sia stata accolta con grande entusiasmo tanto da scatenare le invidie dei commercianti con attività adiacenti allo store, che per loro fortuna, chiuderà i battenti nel mese di luglio per poi trasferirsi a Londra e quasi certamente a Parigi.
Il tutto come in tempo di saldi, fino ad esaurimento scorte.
Si tratta di un negozio che occupa per un periodo di tempo predeterminato e limitato (si va da qualche mese a pochi giorni) uno spazio in zone altamente rappresentative.
L'obiettivo dichiarato è quello di creare "l'evento" e di giocare sulla curiosità indotta dalla limitatezza. Lo spazio, naturalmente, riveste un ruolo fondamentale nel successo del negozio a tempo. In questo concept lo spazio utilizzato deve essere altamente caratteristico, perchè è il packaging (la confezione) e il negozio E' il prodotto.
Così i temporary shop vengono aperti in gallerie d'arte, spazi abbandonati, in centri commerciali fortemente caratterizzati.
L'obiettivo dichiarato è quello di creare "l'evento" e di giocare sulla curiosità indotta dalla limitatezza. Lo spazio, naturalmente, riveste un ruolo fondamentale nel successo del negozio a tempo. In questo concept lo spazio utilizzato deve essere altamente caratteristico, perchè è il packaging (la confezione) e il negozio E' il prodotto.
Così i temporary shop vengono aperti in gallerie d'arte, spazi abbandonati, in centri commerciali fortemente caratterizzati.
Io un kg di roba andre pure a comprarla...ma che baraonda ragazzi!!! Lola
RispondiEliminaCi sono stato...onestamente non m’è parsa tutta sta gran cosa! Nicola
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