A cura di Eleonora Giovanforte.
Anche la
seconda serata del Festival di Sanremo si è conclusa e noi siamo
pronti a stilare le nostre pagelle firmate Modaholic.
Prima di
tutto una dovuta correzione: abbiamo erroneamente attribuito l'abito
indossato da Maria Nazionale durante la prima serata a Dior mentre si
tratta di un modello Gianni Molaro.
Sul
palcoscenico Fabio Fazio, che sceglie ancora di vestire Costume
National Homme, è affiancato da una elegante Luciana Littizzetto di
cui abbiamo amato tutti e tre gli abiti firmati Gianluca Capannolo,
bellissimi e attuali, distanti dai classici maxi volumi degli abiti
sanremesi degli anni passati; purtroppo ritroviamo le scarpe Rizieri
che a quanto pare oltre a non essere adatte alla silouette della
presentatrice torinese, non sono neppure comode poiché la
costringono a terminare di nuovo la serata scalza.
Ad affiancare
i due conduttori, Bar Rafaeli, che piuttosto scontata nella figura di
valletta, non promuoviamo neppure per i quattro vestiti Roberto
Cavalli: nulla di nuovo sul palco dell'Ariston.
Inizia la
gara. A cantare per primi sono i Modà, sobri e classici in total
look Emporio Armani non tradiscono l'effetto da bravi ragazzi così
come Simone Cristicchi, che osa una cravatta magenta su un completo
tradizionale. Arriva Malika Ayane, in un meraviglioso abito nero
Lorenzo Riva che le lascia scoperta la schiena tatuata: sublime nella
voce e nello stile.
Per fortuna
dopo il look degli Almamegretta ci riempiamo gli occhi con il
magnifico vestito di Stella McCarteny indossato con grazia da Filippa
Lagerback che precede l'ingresso di un Max Gazzè stile grillo
parlante su cui nulla si può dire se non che sia sempre originale e
in linea con la sua personalità, scarpe numero 45 più punta.
Annalisa
indossa nella sua prima serata di gara un delizioso completo Blugirl,
modello della collezione P/E 2013 che traduce in tagli moderni e con
tessuti dal mood artigianale e dai toni neutri, il prossimo trend di
stagione ispirato alla tradizionale comunità Amish.
Elio e le
Storie Tese profeti di ciò che avrebbe coinvolto la Chiesa, si
presentano sul palcoscenico prima vestiti da chierichetti per cantare
la loro "Dannati Forever", poi improvvisano un cambio
d'abito in linea con la seconda canzone "Mononota".
Cantano anche
le prime quattro giovani proposte ed il primo ad esibirsi è Renzo
Rubino che ci regala una splendida esibizione e per questo lo
perdoniamo per la giacca e la cravatta. Entra Il Cile e dopo di lui
canta Irene Ghiotto e noi, inevitabilmente, ci chiediamo se si siano
consigliati (male) a vicenda sulla mise terribile. I Blastema
chiudono la serata non tradendo il tipico look da giovane band rock e
noi taccuino alla mano siamo pronti per la terza serata!
Nessun commento:
Posta un commento
Thanks for commenting!